La ricerca keyword è tra gli step fondamentali di una strategia SEO che porti frutti maturi e sostanziosi.
È una fase fondamentale in grado di assisterci nella stesura dei contenuti testuali, fornendoci nuove idee per topic freschi e innovativi, e guidandoci allo stesso tempo nella scelta di essi in base agli interessi della nostra nicchia. Ma andiamo per ordine partendo dall’inizio.
Che cos’è la ricerca keyword?
Fare ricerca keyword significa individuare e analizzare un elenco di parole chiave con la finalità di utilizzarle all’interno dei contenuti testuali di un sito, redatti tenendo a mente le buone pratiche del SEO Copywriting.
La lista di parole che si ottengono alla fine dell’operazione fungono allo stesso tempo da guida nella scelta dei contenuti e da struttura tematica per l’intera strategia di marketing.
Perché la ricerca keyword è importante?
Ogni keyword ha un determinato volume di ricerca, ovvero il numero di volte che viene cercata su Google mensilmente. Generalmente, più la keyword è longtail e specifica di una nicchia, più il volume di ricerca mensile si riduce.
Individuare termini di ricerca ad alto volume purtroppo non è sufficiente. C’è da essere sicuri che essi descrivano e si riferiscano chiaramente al proprio brand, prodotto o servizio e inoltre che siano quelli utilizzati dagli utenti potenzialmente interessati ad esso.
Se da un lato questa operazione può rivelarsi molto lunga e dispendiosa in termini di energie, dall’altro sarà fondamentale. Sarà la base della strategia SEO, e ci permetterà sul medio termine di ottenere una mole molto più alta di traffico organico, con grande risparmio in termini di advertising.
Il traffico organico così generato è più fedele e converte di più, dato che è entrato in contatto con il nostro contenuto proprio perché era quello che intenzionalmente stava cercando.
Per questo, una ricerca keyword sapiente e strategica porterà al nostro contenuto utenti realmente interessati ad esso.
Come fare keyword research
Non esiste un modo univoco di fare keyword research, è una pratica sotto alcuni punti di vista soggettiva e ognuno, con l’esperienza, matura le sue personali modalità a seconda del proprio workflow.
Tuttavia ci sono delle buone pratiche e degli step che è molto consigliato tenere in considerazione in generale. Eccoli di seguito nel dettaglio:
1. Studiare la propria nicchia
Prima di buttarsi a capofitto sulle parole chiave, bisogna acquisire una conoscenza approfondita della materia. Conoscere la terminologia specifica utilizzata dagli esperti e quella degli utenti esterni che vi entrano in contatto diventa fondamentale. Bisogna quindi capire quale esigenza corrisponde a quale query, e cosa l’utente si aspetta di trovare se sta effettuando una ricerca utilizzando una determinata terminologia.
Studiare l’ambito può rivelarsi doppiamente vantaggioso: può essere stimolante e generare nuove idee, nuove opportunità di crescita, nuovi argomenti da trattare. Aiuta a maturare una visione d’insieme del mercato di interesse, e una chiara visione della nostra condizione in relazione ai nostri competitor.
2. Definire i propri obiettivi
Correre senza sapere dove si sta andando è spesso soltanto un grandissimo spreco di energie. Avere un vero obiettivo da raggiungere in un determinato periodo di tempo ci aiuterà invece a tenere traccia dei nostri progressi e a scegliere in maniera piu saggia i passi giusti da fare.
Chi sono? Chi sono in relazione al mercato di cui faccio parte? Quali sono le caratteristiche che mi rendono unico? Con quale tono voglio comunicarle? Cosa posso offrire ai miei clienti? Come posso offrirglielo?
Sono tutte domande da porsi una volta che si conosce a fondo la nicchia specifica e prima di procedere con la ricerca keyword.
Dare più evidenza ad alcuni prodotti piuttosto che ad altri, aumentare il traffico in una specifica sezione del blog, aumentare i subscriber, ottenere link in ingresso. Sono tutti obiettivi diversi che necessitano di una strategia SEO diversa.
3. Fare una lista di tematiche interessanti (dal punto di vista SEO)
Una volta studiata a fondo la nicchia, una volta capiti gli obiettivi, si possono scegliere gli argomenti da trattare, in modo da specificizzare la ricerca keyword ai soli ambiti di nostro interesse.
Deve comunque trattarsi di argomenti importanti per il proprio business, che generano interesse nel proprio futuro pubblico.
Gli argomenti dovranno poi essere validati dalla ricerca keyword.
Si dovrà controllare che le parole chiave relative a un determinato topic siano interessanti dal punto di vista SEO, ovvero abbiamo volumi di ricerca mensili consistenti.
Brutalmente detto, per il bene del nostro business, inutile spendere tempo ed energie per scrivere un contenuto su un argomento che poi nessuno cerca.
4. Studiare gli intenti di ricerca
L’algoritmo di Google mette in relazione le keyword che vengono cercate con i risultati che vengono cliccati per comprendere più a fondo gli intenti di ricerca. Ovvero Google conosce l’utente e sa cosa sta cercando per la determinata parola chiave.
Se lui lo conosce, noi non possiamo certo essere da meno. Bisogna non solo capire le esigenze del potenziale cliente, ma anche anticiparlo comprendendo come egli cercherà di soddisfarle. Questo significa studiare gli intenti di ricerca.
Cosa sta cercando il mio potenziale cliente? Come lo sta cercando? Perché lo sta cercando? Vuole comprare qualcosa? Vuole informarsi riguardo un argomento?
Una volta trovate le risposte anche a queste domande si potrà iniziare con la lista delle keyword.
5. Stilare una lista di seed keyword
Una volta che abbiamo ben chiare e suddivise le tematiche che vogliamo trattare, possiamo iniziare con la lista delle keyword.
Bisogna prestare particolare attenzione in questa fase in quanto sono proprio queste “macro” parole chiave che poi indirizzeranno l’intero processo, portandoci verso una direzione piuttosto che un’altra.
La scelta delle seed keyword ci posizionerà in una nicchia piuttosto che in un’altra, identificherà quindi la vostra buyer persona e anche chi saranno i vostri competitor.
Affinché questa fase porti i suoi frutti correttamente, è molto Importante aver maturato una visione chiara del proprio business. Si tratterà infatti di individuare le parole che meglio lo descrivono in un brainstorming puro.
6. Ampliare la lista con le long tail keyword
Una keyword può essere composta da una o più parole. A seconda della lunghezza e quindi della specificità della parola chiave essa potrà essere considerata long tail.
La long tail conterrà più informazioni, e sarà pertanto più specifica nel descrivere ciò a cui si riferisce, rispetto invece alla seed keyword, molto più generica.
Se caffè è una keyword generica, utilizzata magari da chi vuole informarsi sul caffè in generale, come preparare il caffè ne è una variante long tail, che verrà ricercata su Google da chi voglia prepararsi un buon caffè.
Come preparare il caffè in caffettiera napoletana sarà ancora più specifica e così via.
A seconda degli argomenti specifici all’interno dei quali vogliamo posizionarci, sceglieremo quindi log tail diverse.
7. Usare tool di ricerca keyword validi
Soprattutto nella fase di ricerca delle long tail, i tools per la ricerca keyword si rivelano fondamentali. Essi ci consentono di scoprire nuove opportunità, di comprendere gli utenti e infine di scegliere le keyword giuste in base a volume di ricerca, posizione dei competitor e altri dati fondamentali.
I tool a disposizione sono molti, molto validi e diversificati a seconda delle esigenze dell’utente. Se vuoi scoprire di più come scegliere e come utilizzare i SEO Tools, ti consigliamo il nostro articolo che parla proprio di questo.
Vuoi scoprire come strutturare una ricerca keyword per il tuo business?